Rubber Soul

29 Nov

Al liceo si fa fatica a stare attenti.

Spesso guardiamo fuori dalla finestra sognando un mondo illusorio in cui si è impegnati a fare il supereroe o la rock star.

Difficilmente c’è qualcosa che cattura la nostra attenzione, se non gli scherzi alla tua vicina di banco rompipalle o una gara a chi fa battute inopportune alla prof di Matematica (nota bene: mai fare questa gara con i ragazzi, le battute porno battono tutto)

Un giorno però, il nuovo Prof. di letteratura inglese, un tipo alla Mr. Bean, soprannominato da tutti undertaker, entra in classe, senza dire una parola.

Porta sottobraccio uno stereo portatile. Inizia a distribuire fogli tra i banchi.

Non si gira neanche a considerare la solita secchiona che tenta invano di rendersi interessanti ai suoi occhi.

Undertaker vuole solo premere play. Ci fissa uno ad uno negli occhi e con un accento impeccabilmente british inizia:

Lesson number one, RUBBER SOUL.

(ps gli occhiali da sole al buio sono veramente il top)

Martina Sanzi

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